Consob introduce nuove soglie per la comunicazione delle partecipazioni rilevanti in alcune società quotate

Oggi, 18 marzo 2020, entrano in vigore le due delibere adottate dalla Commissione nazionale per le società e la Borsa (“Consob”) in data 17 marzo 2020 al fine di fronteggiare l’attuale situazione dei mercati, messi a dura prova dall’emergenza Covid-19.

Si tratta della Delibera n. 21303 recante il “divieto temporaneo di assumere o incrementare posizioni nette corte su azioni negoziate sul mercato regolamentato MTA”; e della Delibera n. 21304 avente ad oggetto la “riduzione della soglia percentuale iniziale di comunicazione ai sensi dell’art. 120, comma 2-bis, del D. Lgs. n. 58 del 1998 per le partecipazioni azionarie nel capitale di società quotate - avente l’Italia come Stato membro d’origine – ad elevato valore corrente di mercato e azionariato particolarmente diffuso”.

Tali provvedimenti costituiscono misure temporanee che rimarranno in vigore per tre mesi a partire dalla data odierna.

In particolare la Delibera n. 21304/2020 è stata adottata ai sensi dell’art. 120, comma 2-bis, del D.Lgs. 58/1998, come successivamente modificato (“TUF”) ed introduce un regime di trasparenza rafforzata sulle partecipazioni detenute dagli investitori in alcune società quotate italiane a più alta capitalizzazione e ad azionariato diffuso (i.e. 48 società quotate su MTA elencate in calce al provvedimento Consob, vedasi http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2020/d21304.htm).

Ai sensi di tale delibera la nuova soglia al superamento della quale scatta l'obbligo di comunicare la partecipazione è fissata all'1% del numero complessivo dei diritti di voto per le società non PMI e al 3% del numero complessivo dei diritti di voto per le PMI. Pertanto, chiunque detenga una partecipazione nel capitale di dette società quotate superiore alle nuove soglie è tenuto a darne comunicazione alla Consob e all’emittente entro 10 giorni lavorativi decorrenti dalla data odierna, pena l’applicazione della sospensione del diritto di voto e delle sanzioni amministrativa previste in caso di violazione degli obblighi di comunicazione.

Rimangono in ogni caso applicabili le esenzioni dagli obblighi di comunicazione delle partecipazioni rilevanti di cui all’art. 119-bis del Regolamento Consob 11971/1999, come successivamente modificato (“Regolamento Emittenti”).

Per quanto concerne invece la Delibera n. 21303/2020, questa stabilisce il divieto di assumere o incrementare posizioni nette corte, ovunque effettuate, incluse le posizioni assunte in ambito infragiornaliero (cd. intraday), in relazione alle azioni elencate in calce al provvedimento Consob (cfr http://www.consob.it/web/area-pubblica/bollettino/documenti/bollettino2020/d21303.htm?hkeywords=&docid=1&page=0&hits=4&nav=false).

Tale delibera vieta ogni forma di operazione speculativa ribassista, anche effettuata mediante derivati o altri strumenti finanziari, è stata adottata da Consob a seguito di parere positivo dell’European Secuities and Market Authority (“ESMA”) in continuità rispetto ai provvedimenti già adottati per le sedute del 13 e del 17 marzo. Le misure restrittive contenute nella delibera sono applicabili all’intero listino, con l’obiettivo di ripristinare l’integrità del mercato. Analoghe misure eccezionali sulle vendite allo scoperto sono state adottate nei giorni scorsi dall’ESMA e dalle autorità di vigilanza di Spagna, Francia e Belgio.