Strumenti per la gestione delle crisi aziendali e decontribuzioni: le principali misure e novità previste nel Disegno di legge di bilancio per l’anno 2022

Con il Disegno di legge di bilancio per l’anno 2022, approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 Ottobre 2021, è prevista l’introduzione di rilevanti novità in merito agli strumenti di gestione delle crisi aziendali e di situazioni di esubero nonché in tema di decontribuzioni.

Di particolare interesse, con riferimento ai primi, risultano, tra l’altro, le previsioni che riguardano:

• il contratto di espansione, la cui operatività viene estesa anche per gli anni 2022 e 2023 – nei limiti di una dote di 800 milioni di Euro - e a cui potrà fare ricorso un numero di destinatari più ampio essendo stato dimezzato (da 100 a 50) il numero di dipendenti necessario per potervi accedere;
• il contratto di solidarietà, per il quale verrà innalzata, a decorrere dal 1° Gennaio 2022, (i) la percentuale massima della riduzione media oraria (dall’attuale 60% dell’orario giornaliero, settimanale o mensile dei lavoratori interessati al contratto di solidarietà, all’80%) e (ii) la percentuale massima della riduzione complessiva dell’orario di lavoro per ciascun lavoratore nell’arco dell’intero periodo dell’ammortizzatore (dall’attuale 70% al 90%);
• ai datori di lavoro che occupino più di quindici dipendenti potrà essere concesso un ulteriore trattamento di integrazione salariale straordinario finalizzato al recupero occupazionale dei lavoratori a rischio esubero, pari ad un massimo di 12 mesi complessivi non ulteriormente prorogabili, a condizione che nell’ambito della procedura di consultazione sindacale vengano pattuite le azioni – che possono essere cofinanziate dalle Regioni - finalizzate alla rioccupazione o all'autoimpiego, quali formazione e riqualificazione professionale, anche ricorrendo ai fondi interprofessionali. I lavoratori interessati da tale trattamento di integrazione salariale straordinaria avranno accesso, peraltro, al programma Garanzia di Occupabilità dei lavoratori (c.d. «GOL») di cui all'articolo 1, comma 324, della Legge 30 Dicembre 2020, n. 178.

Il citato Disegno di legge prevede inoltre una serie di misure volte alla decontribuzione previdenziale tra cui in particolare:

• l’esonero contributivo per 36 mesi (o 48 mesi in certe aree), entro 6 mila euro annui, con riferimento ai soggetti che alla data della prima assunzione incentivata non abbiano compiuto il 36° anno di età, la cui operatività viene estesa anche alle aziende (i) per le quali è attivo un tavolo di confronto per la gestione delle crisi aziendali presso la struttura per la crisi d'impresa del Ministero dello Sviluppo Economico e (ii) che assumano lavoratori subordinati a tempo indeterminato a prescindere dai limiti di età; tale beneficio contributivo verrà riconosciuto nel limite massimo di spesa di 2,5 milioni di euro per l’anno 2022, 5 milioni di euro per l’anno 2023, 5 milioni di euro per l’anno 2024 e 2,5 milioni di euro per l’anno 2025;
• in via sperimentale, per l’anno 2022, l’esonero nella misura del cinquanta per cento e per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del predetto rientro. Ferma l'aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Inoltre, il citato Disegno di legge di bilancio per l’anno 2022 prevede altresì che mediante interventi in materia di integrazione salariale in deroga alla legislazione vigente, verrà istituito, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, un apposito fondo di 700 milioni per l'anno 2022, il cui utilizzo verrà disciplinato con un successivo provvedimento normativo.