COVID-19 Alert: le nuove regole sull’utilizzo delle mascherine

Il Ministero della Salute, con Ordinanza firmata ieri sera, 28 Aprile 2022, ancora in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ha introdotto le nuove e tanto attese misure sull’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, applicabili su tutto il territorio nazionale.

L’Ordinanza produrrà effetti a partire dal 1° Maggio 2022 fino alla data di entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto-Legge 24 Marzo 2022, n. 24, e comunque non oltre il 15 Giugno 2022, e prevede espressamente il mantenimento dell’obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 nei seguenti casi:

1. per accedere ai mezzi di trasporto (nello specifico, aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due Regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente; mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale; mezzi di trasporto scolastico dedicato agli studenti di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado);
2. per assistere a spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, nonché per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso.

È altresì fatto obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, ivi incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (RSA), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.

Si prevede inoltre che i vettori aerei, marittimi e terrestri, nonché i loro delegati, come anche i titolari o i gestori dei servizi e delle attività contemplati dall’Ordinanza, siano tenuti a verificare che l'utilizzo dei servizi, ivi elencati, avvenga nel rispetto delle prescrizioni sull’utilizzo dei dispositivi di protezione.

L’Ordinanza precisa, tuttavia, che non hanno l'obbligo di indossare le mascherine i seguenti soggetti:

1. i bambini di età inferiore ai sei anni;
2. le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo;
3. i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.

Infine, con una precisazione tanto importante quanto criptica, il Ministero della Salute raccomanda di «indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie in tutti i luoghi al chiuso pubblici o aperti al pubblico», compresi dunque, in assenza di ulteriori specificazioni, i luoghi di lavoro pubblici e privati.

Pertanto, in virtù di quanto previsto nell’Ordinanza, dal 1° Maggio 2022 all’interno dei luoghi di lavoro l’utilizzo della mascherina risulterebbe solo «raccomandato» e non più obbligatorio.

Sul punto, tuttavia, è necessario chiarire che i protocolli anti-Covid, che continuano ad applicarsi nei luoghi di lavoro (l’ultimo protocollo, come noto, è stato sottoscritto nel mese di Aprile 2021) prevedono, tra le misure per evitare il rischio del contagio da Covid-19, l’utilizzo della mascherina (anche chirurgica) da parte dei lavoratori.

A tale proposito, le parti si incontreranno nei prossimi giorni al fine di decidere se prorogare o modificare le regole contenute nel Protocolli anti-Covid, e dunque se confermare la «raccomandazione» o andare oltre, mantenendo l’obbligo di mascherina attualmente in vigore nei luoghi di lavoro.

Dunque allo stato in attesa di conoscere quali saranno le misure introdotte a seguito dell’incontro tra le parti sociali.