Esteso il D.lgs. 231/2001 alla tutela del patrimonio culturale

Nella seduta di giovedì 3 marzo 2022 è stata approvata in via definitiva la proposta di legge A.C. 893-B, recante “Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale”.

L’obiettivo di questo intervento legislativo è quello di operare una profonda riforma della materia, ridefinendo l'assetto della disciplina nell'ottica di un tendenziale inasprimento del trattamento sanzionatorio. In passato vi erano del resto già stati due tentativi di riorganizzare il quadro sanzionatorio penale a tutela del nostro patrimonio culturale, ma in entrambi i casi il progetto riformatore non aveva superato la fase dell'esame da parte delle commissioni parlamentari in sede referente.

Nel riformare i reati contro il patrimonio culturale il legislatore ha tenuto conto degli obblighi assunti dal nostro ordinamento all'atto della firma della Convenzione del Consiglio d'Europa sulle infrazioni relative ai beni culturali del 2017. Tale Convenzione - il cui disegno di legge di ratifica è stato approvato definitivamente dalla Camera lo scorso 12 gennaio 2022 - entrerà in vigore il 1° aprile 2022 e si propone di prevenire e combattere la distruzione intenzionale, il danno e la tratta dei beni culturali, rafforzando l'effettività e la capacità di risposta del sistema di giustizia penale rispetto ai reati riguardanti i beni culturali.

La proposta di legge si apre con l’introduzione nel codice penale di un nuovo Titolo VIII-bis (artt. 518-bis ss.), rubricato «Dei delitti contro il patrimonio culturale». L’art. 1 della proposta di legge riforma, infatti, le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale arricchendo la previgente disciplina penale – prima contenuta prevalentemente nel D.Lgs. n. 42 del 2004 c.d. Codice dei beni culturali, ed ora spostata all’interno del Codice penale – di nuove fattispecie di reato, ed in particolare:

• Art. 518-bis – (Furto di beni culturali);
• Art. 518-ter – (Appropriazione indebita di beni culturali);
• Art. 518-quater – (Ricettazione di beni culturali);
• Art. 518-quinquies – (Impiego di beni culturali provenienti da delitto);
• Art. 518-sexies – (Riciclaggio di beni culturali);
• Art. 518-septies – (Autoriciclaggio di beni culturali);
• Art. 518-octies – (Falsificazione in scrittura privata relativa a beni culturali);
• Art. 518-novies – (Violazioni in materia di alienazione di beni culturali);
• Art. 518-decies – (Importazione illecita di beni culturali);
• Art. 518-undecies – (Uscita o esportazione illecite di beni culturali);
• Art. 518-duodecies – (Distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici);
• Art. 518-terdecies. – (Devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici);
• Art. 518-quaterdecies – (Contraffazione di opere d’arte);
• Art. 518-quinquiesdecies – (Casi di non punibilità);
• Art. 518-sexiesdecies – (Circostanze aggravanti);
• Art. 518-septiesdecies – (Circostanze attenuanti).

La proposta di legge, inoltre, innalza le pene edittali vigenti e introduce nuove aggravanti quando oggetto del reato siano beni culturali.

In occasione di questo intervento in materia penale il Legislatore ha poi deciso di includere le nuove fattispecie di cui agli artt. 518-bis, 518-ter, 518-quater, 518-sexies, 518-octies, 518-novies, 518-decies e 518-undecies, 518-duodecies, 518-terdecies e 518-quaterdecies fra i reati presupposto per la responsabilità amministrativa ex D.Lgs. 231/2001.

All’art. 3 della proposta di legge in analisi è infatti stata prevista l’aggiunta nel D.lgs. 231/2001 di due nuovi articoli: l’art. 25-septiesdecies, rubricato “Delitti contro il patrimonio culturale”, e l’art. 25-duodevicies, rubricato “Riciclaggio di beni culturali e devastazione e saccheggio di beni culturali e paesaggistici”.

Nei confronti degli enti, entrambi gli articoli prevedono sanzioni pecuniarie e sanzioni interdittive, inclusa una sanzione interdittiva definitiva nel caso in cui l’ente venga stabilmente utilizzato al fine di consentire o agevolare la commissione dei delitti di cui all’art. 25-duodevicies.

La nuova legge entrerà in vigore non appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale.