Conclusa con accettazione di impegni l’istruttoria dell’Autorità di concorrenza del Belgio avente ad oggetto l’accordo di acquisto congiunto tra Carrefour e Provera (Delhaize)

In data 28 aprile 2021 l'Autorità Antitrust belga ha chiuso con impegni e senza accertamento di infrazione il procedimento avviato nel maggio 2019 nei confronti di Carrefour Belgio e Provera, l’unità di acquisto del gruppo Louis Delhaize, in relazione all’accordo di acquisto congiunto (“Accordo”) concluso dalle società (“Parti”) nel novembre 2018.

L’Accordo ha ad oggetto la disciplina dei rapporti contrattuali con circa 140 fornitori di prodotti nazionali afferenti ai cosiddetti “must-carry brands”, ovvero marchi considerati un must-have dai consumatori e che devono quindi essere presenti nell'assortimento dei distributori.

Il disegno iniziale dell’Accordo attribuiva a Carrefour un ruolo centrale nelle negoziazioni con i fornitori – svolte in una prima fase per conto di entrambe le Parti – nell’ambito delle quali Carrefour avrebbe avuto modo di acquisire informazioni sensibili in merito agli acquisti e alle campagne promozionali di Provera. Inoltre, l’Accordo prevedeva un obbligo di acquisto da parte di Provera di una quota rilevante dell’assortimento nazionale di Carrefour.

Nel maggio 2019, l’Autorità belga per la concorrenza (“Autorità”) aveva avviato d’ufficio il procedimento ed effettuato ispezioni nei locali di Carrefour e Provera. Nella sua valutazione preliminare, l’Autorità aveva ritenuto che la negoziazione delle condizioni d'acquisto da parte di Carrefour per conto delle Parti determinasse il rischio che quest’ultime potessero scambiarsi informazioni e che il funzionamento dell’accordo d'acquisto potesse avere un impatto sulla strategia commerciale di Carrefour e Provera. L’Autorità aveva dunque prospettato che tali scambi di informazioni e il funzionamento dell’accordo d'acquisto congiunto potessero facilitare il coordinamento delle politiche commerciali delle Parti in violazione del diritto della concorrenza.

Le Parti hanno proposto impegni per rispondere alle preoccupazioni dell’Autorità. Gli impegni assunti si sono prevalentemente focalizzati sui seguenti aspetti:

1. trasferimento della divisione acquisti di Carrefour a un'entità fisicamente e giuridicamente distinta, Interdis Belgium SA (controllata da Carrefur Belgio), dotata di propri server e dipendenti esclusivamente dedicati, tenuti a firmare un accordo di riservatezza che li vincolerà anche per i 12 mesi successivi all’eventuale terminazione del rapporto di lavoro;
2. monitoraggio più rigoroso degli scambi di informazioni – che avverranno nell’ambito di tre commissioni appositamente costituite – sia tra le Parti sia tra Interdis e le altre divisioni di Carrefour, limitando i flussi agli scambi di informazioni essenziali ad assicurare il buon funzionamento dell’accordo di acquisto congiunto; nonché
3. eliminazione del vincolo di assortimento incombente su Provera.

Inoltre, le Parti si sono impegnate a garantire che le trattative fossero limitate agli aspetti strettamente finanziari dell’operazione, lasciando ciascuna Parte libera di definire indipendentemente la propria strategia commerciale.

Nell’ambito del market test del 28 gennaio 2021 la maggioranza dei fornitori intervistati ha risposto positivamente agli impegni proposti, ritenendoli idonei a rispondere alle preoccupazioni espresse dall’Autorità in sede di avvio dell’istruttoria, e sottolineando che essi stessi avrebbero vigilato attivamente sull'effettiva attuazione degli impegni da parte di Carrefour e Provera.

L’Autorità ha ritenuto che gli impegni presentati da Carrefour e Provera fossero proporzionati e adeguati a sopperire alle potenziali restrizioni della concorrenza individuate e li ha resi vincolanti e ha chiuso il procedimento senza accertamento di infrazione.

La decisione in commento si colloca sulla scia della crescente attenzione della Commissione europea e delle Autorità di concorrenza nazionali per gli accordi di acquisto congiunto fra concorrenti. Tali accordi possano portare benefici ai consumatori in termini di riduzione dei prezzi e miglioramento qualitativo  dei prodotti e servizi offerti, a condizione che, al di fuori dell’ambito della cooperazione strettamente necessaria, le parti restino tra di loro concorrenti, determinando autonomamente il proprio rispettivo comportamento commerciale sul mercato.