Fringe benefit: i recenti chiarimenti forniti dalla Agenzia delle Entrate

Con la Circolare n.5/E del 7 marzo 2024 (disponibile qui), l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’esenzione dei fringe benefit e alla riduzione al 5% dell'imposta sostitutiva per i premi di produttività per l'anno 2024.

In particolare, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che la legge di Bilancio 2024 (legge n. 213/2023) ha previsto, limitatamente al periodo d’imposta 2024, l’innalzamento a 1.000 Euro della soglia di non imponibilità per l’assegnazione di fringe benefit ai dipendenti, con un incremento a 2.000 Euro in presenza di figli a carico. Tra i fringe benefit possono rientrare non solo le somme per il pagamento delle utenze domestiche (energia elettrica, acqua e gas), ma anche quelle per l’affitto o gli interessi sul mutuo dell’abitazione principale del lavoratore, anche se il contratto di affitto o il mutuo siano intestati al coniuge o ad un altro familiare del dipendente.

La corretta applicazione di questa nuova esenzione richiede il rispetto di specifici obblighi informativi e documentali. Il datore di lavoro, infatti, è tenuto ad inviare un'informativa alle rappresentanze sindacali, ove presenti in azienda. È da notare che il beneficio può essere riconosciuto anche prima dell'invio di tale informativa a condizione che questa avvenga entro la chiusura del periodo di imposta (a riguardo sono da considerare ancora valide le indicazioni fornite dalla stessa Agenzia delle Entrate con la circolare n. 23 del 2023). I lavoratori, al fine di poter usufruire dell’esenzione fino a 2.000 Euro, dovranno dichiarare al datore di lavoro di avere diritto a tale beneficio fornendo l’indicazione del codice fiscale dei figli fiscalmente a carico.

Per quanto riguarda gli eventuali oneri documentali previsti, l’Amministrazione tributaria stabilisce che il datore di lavoro debba acquisire e conservare una documentazione idonea che comprovi l’utilizzo delle somme rimborsate in maniera coerente con le finalità per le quali sono state erogate, o in alternativa, conservare una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà del dipendente che attesti le medesime circostanze.

La citata circolare ribadisce altresì la novità legislativa introdotta dalla legge di Bilancio 2024 ai sensi della quale è prevista una riduzione dell’imposta sostitutiva dal 10 al 5% per i premi di produttività erogati nel 2024: disposizione, quest’ultima, che è destinata a dare ancor più impulso alla stipulazione di accordi di secondo livello sui premi di produttività e partecipazione dei dipendenti.